martedì 11 marzo 2008

Verbania,30/8/07


SONO PROPRIO NECESSARIE ALTRE CENTRALI IDROELETTRICHE ?

Non siamo per principio contro l’idroelettrico, ma per il tipo di gestione tollerato nella nostra Provincia, e l’abuso che se ne fa.
-Sa il lettore che già anni fa da noi esistevano 102 centrali, che INTUBANO l’acqua prosciugando i fiumi?
A parte le tubazioni antiestetiche, non vorrei che un giorno suo figlio trovasse fiumi privi di pesci, o con pesci pieni di antibiotici per contrastare le malattie che prosperano negli allevamenti artificiali..
-Sa che l’Europa prescrive di conservare gli ambienti che consentono la vita degli animali (pesci inclusi)?
-Sa che per consentire la vita dei pesci ( e del loro nutrimento) il nostro Stato prescrive un Deflusso Minimo Vitale (vitale per la vita acquatica), che però in pratica è calcolsto in quantità del tutto insufficiente?
-Sa che per soddisfare le esigenze vitali dei pesci (riproduzione, ricerca di cibo), sono prescritte scale di risalita per pesci? Esono anche realizzate, in Europa, USA, ecc. e persino in Italia: per esempio a Bagni di Lucca, Modena, sul Fegana in Provincia di Lucca, alla confluenza del Comano con la Sieve in Toscana, in Comune di Cutigliano, in località Losso sul Trebbia, per esempio-. ma si vede che là hanno ben altra sensibilità ambientale...
-Sa che nella nostra Provincia non vengono costruite?
-Sa che nel Piano delle Acque del 2004 la Regione nella Scheda 11.5 per il bacino del Toce stabiliva “l’inammissibilità di nuove istanze di concessione di derivazioni idroelettriche che non prevedano la contestuale dismissione o razionalizzazione di impianti esistenti con riduzione dell’impatto complessivo sull’ambiente acquatico”, evidentemente giudicando che i nostri torrenti erano già stati eccessivamente impoveriti?
Come mai questa norma è stata soppressa? Pressioni da parte di chi vedeva sfumare cospicui guadagni? Anche chiedere il miglioramento delle centrali preesistenti per loro era troppo, nonostante gli elevati guadagni?
-Sa che l’energia potrebbe essere prodotta anche facendo girare ingranaggi sotto il pelo dell’acqua, senza prosciugare i fiumi?
-Sa che –in altri paesi-, si riduce il bisogno di energia con il RISPARMIO? Per esempio, evitando le dispersioni lungo le linee, con produzione vicina al posto di consumo:
-utilizzando tutte le possibili fonti di produzione (impianti produttori di calore, ecc.)
-con l’isolamento delle abitazioni: in Germania (più fredda di Verbania!) si diffondono le “case passive”che utilizzando il calore delle persone e della cottura, generando energia per illuminazione con il metano della propria fossa biologica (tramite un digestore) NON USANO L’ENERGIA DELLA RETE!
-in Gran Bretagna il Peabody Trust (fondo per case A PREZZI ACCESSIBILI !!!), ha realizzato l’insediamento BedZED (Beddington Zero Energy), la più grande eco-comunità a

“zero energia fossile” (carbon neutral) del paese, per produrre dalle fonti rinnovabili almeno tanta energia quanta ne consuma, con:
a) edifici in materiale isolante che immagazzina il calore
b) terrazze rivolte a sud, per ottimizzare l’apporto calorico del sole: con il calore delle persone e della cottura si ottiene una temperatura confortevole
c) uffici a nord, per ridurre l’uso di condizionatori
d) illuminazione a basso consumo
e) elettrodomestici energeticamente efficienti
f) energia da impianti a piccola scala di produzione combinata di calore ed elettricità: il calore della generazione di elettricità è raccolto ed usato, e fornisce acqua calda distribuita per il quartiere con tubazioni superisolate
g) un piano di “trasporti verdi”

-un altro esempio viene da WOKING (nel Surrey, a 20 miglia da Londra), in prima fila nella rivoluzione dell’ENERGIA DECENTRALIZZATA: ha sviluppato una rete di oltre 60 generatori locali (impianti di cogenerazione, moduli fotovoltaici, stazioni di celle a combustibile...). Così ha ridotto a metà l’uso di energia, e del 77% le emissioni di CO2 (a partire dal ’90):
-i generatori sono collegati alla rete locale, a sua volta collegata a quella nazionale (ma nel 2003 l’infrastruttura locale era già autosufficiente al 99,85%)
-Reperimento del capitale per le infrastrutture:
a) con il consistente risparmio effettuato adottando misure di efficienza energetica
b) la compagnia ha attirato investimenti per il costante ritorno a basso rischio offerto dall’iniziativa
c) il fatto di avere una rete propria ha evitato le tasse legate all’uso della rete energetica nazionale, e consentito di offrire l’elettricità a prezzi inferiori.

Non solo,in G.B. è possibile acquistare nei supermercati generatori minieolici ed installarseli sul tetto di casa (sono equiparati alle antenne paraboliche): non produrranno in continuazione, ma contribuiranno a ridurre la richiesta alla rete nazionale.
Allora, tutte queste iniziative non consentirebbero di conservare quel che resta dei nostri torrenti, senza costruire nuove centrali?
Se solo ci si volesse adeguare, anziché crogiolarsi nell’inerzia.....
E teniamo presente che l’Italia è stata definita un “colabrodo energetico”, perciò molto si potrebbe fare per recuperare energia dispersa!
Cercandole, si possono trovare anche le E.S.CO (Energy Saving Companies) che A PROPRIE SPESE provvedono al miglioramento energetico degli edifici, e si ripagano con i risparmi effettuati (quasi sempre del 20-30%): vedere l’altro allegato.

Enrica Carabelli
Responsabile WWF Verbania Alto Novarese